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Per saperne di più sul film "Il favoloso mondo di Amélie Poulain"

Per saperne di più sul film "Il favoloso mondo di Amélie Poulain"

Per saperne di più sul film "Il favoloso mondo di Amélie Poulain"

Tutte le scene in studio vennero girate ai Coloneum Studio di Colonia, in Germania.

 

 

Tutte le scene in esterno sono state girate in Francia, quasi tutte a Parigi; l'unica eccezione sono le sequenze ambientate nella casa del padre di Amélie che furono girate in un piccolo paese di nome Eaubonne nel dipartimento di Val-d'Oise, a pochi chilometri dalla capitale francese. Le stazioni ferroviarie parigine che compaiono nel film e che sono state utilizzate come set per le riprese sono in realtà tre diverse: la Gare de Paris Lyon, la Gare de Paris Est e la Gare de Paris Nord.

 

Jeunet preferì non realizzare il locale dove lavora la protagonista in studio, scelse infatti di chiedere ai proprietari di un vero caffè il permesso per girare. Rimase colpito dal Cafè des Deux Moulin e andò personalmente a chiedere il permesso per ambientare il suo film, lo scelse come teatro per le riprese. Il locale in quel periodo era in una difficile situazione finanziaria, ma dopo l'uscita del film fu preso di mira da masse di residenti e turisti fan del film, e si salvò dalla chiusura. Quindi il locale esiste veramente e si trova nel quartiere parigino di Pigalle al numero 15 di rue Lepic nel 18esimo arrondissement Metro Abbesses o Blanche. Nei pressi del cafè si trova anche la drogheria di Colignon (rue des trois frères), anch'essa una vera attività commerciale che gode tuttora del successo del film.
 
 

Il film è caratterizzato da un uso continuo ed insolito degli effetti speciali di tipo CGI, infatti Jeunet non usa queste tecniche per mettere in scena situazioni verosimili ma difficili da realizzare (esplosioni vistose o scene di battaglie apocalittiche) bensì per realizzare sequenze di pura fantasia della protagonista, ad esempio in più occasioni nel film Jeunet usa questi effetti per far prendere vita agli oggetti più impensabili nelle abitazioni dei protagonisti (lampade, quadri e fototessere) o per riprendere la visione soggettiva della protagonista (nuvole a forma di conigli). Inoltre usa questi effetti in modo molto suggestivo per esprimere le sensazioni dei protagonisti (Amélie che letteralmente si scioglie quando vede il suo amato uscire dal suo bar).

 

 

La fotografia del film è curata da Bruno Delbonnel.

 

 

Sono presenti diverse sequenze in cui il regista fa uso di un montaggio fortemente accelerato per motivazioni che possono variare dall'ironia (quando Amélie si domanda quante persone fanno l'amore nel momento in cui lei pensa) all'esigenza scenica di mostrare l'infanzia di Amélie in pochi attimi e nel modo più completo possibile; non mancano anche le motivazioni artistiche, ad esempio quando Amélie aiuta il vecchio cieco egli rimane stupito e confuso dalla gentilezza della ragazza e per trasmettere lo stato di confusione e frenesia dell'anziano signore il regista sceglie di usare nuovamente un montaggio frenetico.

 

 

Il regista usa spesso la tecnica di accelerare la velocità delle immagini per trasmettere la sensazione di un tempo lungo che passa rapidamente mentre la protagonista è al lavoro su qualcosa a cui tiene particolarmente, come ad esempio la lavorazione della lettera per l'anziana donna.