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Per saperne di più sui fiammiferi e sulle scatoline portafiammiferi

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I fiammiferi (singolare fiammifero) sono un sistema semplice e pratico di procurarsi del fuoco in modo sicuro. Sono in genere dei bastoncini di legno o di altro materiale (ad esempio cartone o carta cerata arrotolata), con una estremità ricoperta di una sostanza infiammabile che si accende per sfregamento su una superficie ruvida. I fiammiferi di sicurezza (vedi seguito) si accendono solo se strofinati su una superficie opportuna, posizionata di solito sul lato esterno delle confezioni di tali fiammiferi.
 

Il primo fiammifero a sfregamento fu inventato dal chimico inglese John Walker nel 1827. Un lavoro pionieristico in questo campo fu svolto da Robert Boyle già negli anni 1680 utilizzando fosforo e zolfo, ma i suoi sforzi non furono coronati dalla creazione di un prodotto dotato di una qualche utilità pratica. Walker scoprì che una miscela di solfato di antimonio (III), clorato di potassio, gomma e amido si accendeva allo sfregamento contro una superficie ruvida. Questi primi fiammiferi avevano una serie di problemi: la fiamma era instabile, l'accensione troppo brusca e violenta (lanciava scintille anche a grandi distanze) e l'odore prodotto dalla combustione era alquanto sgradevole.

 

Nel 1831, Charles Sauria aggiunse fosforo bianco alla miscela, per eliminare il cattivo odore. Questi nuovi fiammiferi andavano tenuti sigillati per non esporre a lungo la miscela all'aria ma ebbero buona diffusione. Il fosforo tuttavia causava numerosi problemi di salute agli operai addetti alla produzione dei fiammiferi e quando la sua tossicità divenne nota vi fu una campagna a favore dell'abolizione di questo modello di fiammiferi.

 

Nel 1836, l'ungherese János Irinyi, al tempo studente di chimica, rimpiazzò il clorato di potassio con ossido di piombo ottenendo fiammiferi capaci di accendersi dolcemente. Egli vendette l'invenzione al produttore di fiammiferi Istvan Rómer. Rómer, ricco farmacista ungherese che viveva a Vienna, comprò dal povero studente Irinyi l'invenzione ed i diritti di produzione per 60 fiorini. Grazie a questo affare Rómer divenne ancora più ricco producendo e vendendo fiammiferi, mentre Irinyi morì povero ed abbandonato.

 

I primi fiammiferi, inclusi quelli di Irinyi, erano pericolosi sia per i fabbricatori che per gli utilizzatori a causa della tossicità del fosforo bianco. La ricerca di un rimpiazzo per il fosforo bianco portò all'invenzione dei cosiddetti fiammiferi di sicurezza discussi più sotto.

 

Tuttavia la produzione dei fiammiferi di sicurezza era più costosa rispetto a quella dei fiammiferi basati sul fosforo bianco, che pertanto continuarono ad essere i più venduti fino a che non vennero approvate leggi che li proibirono. La Finlandia vietò i fiammiferi al fosforo bianco1872; la Danimarca nel 1874; la Svezia nel 1879; la Svizzera nel 1881 e l'Olanda nel 1901.

 

Nel 1906 a Berna, in Svizzera, fu raggiunto un accordo, la Convenzione di Berna, per proibire l'uso di fosforo bianco nei fiammiferi. Questo accordo portò ogni paese a varare leggi che vietassero l'uso di tale sostanza nei fiammiferi. Gli Stati Uniti non vararono una legge in tal senso, ma introdussero nel 1913 una tassa punitiva sui fiammiferi basati sul fosforo bianco. India e Giappone li misero al bando nel 1919, la Cina nel 1925.